Cerchi Lavoro? Ssssshh…Non dirlo a LinkedIn

DAVIDE DONGHI
5 min readJul 4, 2020

--

La vita a volte è un paradosso, va contro le nostre aspettative, l’opinione comune, le certezze e quelle che pensiamo siano le vie più semplici, scontate e lineari si rivelano talvolta l’opposto.

A fine giugno 2020, come credo sia accaduto a tutti gli utenti di LinkedIn aperti a nuove opporunità, mì è arrivata una curiosa email che sinteticamente diceva così:

:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Aggiungi la cornice #OpenToWork

Scegli tu se far sapere alla comunità di LinkedIn che sei disponibile per nuove opportunità di lavoro. Oggi ricevere un aiuto è più facile.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

Allora parlando ad alta voce mi sono detto: “ forse in un momento così turbolento per il mondo intero, un gesto del genere potrebbe sembrare funzionale a fare del bene e aiutare le persone a mettersi in luce per trovare un lavoro.”

Ma tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare e qualcosa non mi tornava.

Poi riflettendo ancora, mi sono anche chiesto: “Ma come mai in 18 anni di storia LinkedIn non lo hai mai proposto ? E se fosse stato davvero determinante, perché avrebbe aspettato una pandemia per farlo ?”

Innanzitutto mi è sembrata, più che altro, una trovata di marketing che ha sfruttato il momento, ossia la disperazione dilagante di questo periodo nel mercato del lavoro, per tentare di risolvere i problemi derivanti dalla crisi mondiale che ha investito la stessa LinkedIn.

Crisi che ha provocato una diminuzione drastica degli abbonamenti per la Talent Solutions da parte di aziende e recruiters, fino agli abbonamenti premium da parte delle persone in cerca di opportunità.

Ad ogni modo non mi è piaciuta, ma magari mi sbaglio. Anzi spero di venire disconfermato e che tutto questo serva effettivamente ad aiutare le persone.

Per carità credo che l’idea da un punto di vista estetico abbia anche colpito perché in molti, in tutto il mondo, l’hanno adottata.

Tuttavia è una strategia che secondo me farà pensare ai tantissimi in cerca di lavoro di avere migliori chance di quagliare qualcosa, probabilmente illudendoli.

Ma tutto questo ci azzecca poco con la ricerca del lavoro.

Infatti esorto sempre le persone in cerca di nuove opportunità a non utilizzare propriamente frasi del genere sul profilo, ma anzi di provare ad arricchirlo con la descrizione di altre attività che stanno portando avanti e di altrettanto di valore, se non di più, come il volontariato, una maternità, la decisione di formarsi su argomenti nuovi, un trasferimento in altri paesi per conoscere lingue e culture diverse e tanto altro possa dare il senso di movimento e non di stabilità e di attesa.

Anche perché alla fine un Recruiter in gamba lo capirà in ogni caso se stai lavorando o meno e ti contatterà comunque se gli interessi veramente.

E’ sempre stato così e lo sarà ancora.

Infatti chiunque utilizzi LinkedIn per la selezione contatta quotidianamente anche persone che non sono attivamente alla ricerca di lavoro, se queste persone sono compatibili con il profilo di interesse che stanno ricercando.

Anzi aggiungo che molti Recruiter preferiscono i cosiddetti candidati “passivi”, cioè quelli che non guardano attivamente alla ricerca di un lavoro.

Inoltre se utilizzerai frasi o cornici tipo “OpenToWork” sappi che potresti anche ottenere il tipo di attenzione sbagliata.

Molti che mi hanno contattato per ricevere una consulenza di carriera, mi hanno confidato che in passato, prima che arrivasse l’input di LinkedIn, avevano già utilizzato spontaneamente frasi di questo tipo, ma i risultati erano stati pessimi.

Spesso e volentieri venivano bombardati da richieste di connessione, così come da altri messaggi che alla fine erano solamente una perdita di tempo.

Peggio ancora, alcuni utenti avevano commesso l’errore di accettare richieste da parte di estranei che non avevano assolutamente intenzione di aiutarli, ma solo di vendergli qualcosa.

Proprio a questo riguardo ho fatto nei giorni scorsi una prova con il mio profilo e ho aggiunto anche io la famigerata cornice verde con la scritta “OpenToWork”.

L’ho tenuta per una settimana, ma mi è bastato per capire che quello che mi raccontavano era reale.

E’ stato comunque divertente, in quanto ho ricevuto messaggi continui di persone che volevano mollarmi qualcosa da comprare.

Chi si proponeva di aiutarmi a rifare il cv, chi di rivedere il profilo LinkedIn, un altro che mi voleva offrire a prezzi scontati il suo pacchetto multimediale di 6 lezioni che mi guidava alla riconquista del lavoro, altri proponevano libri e ancora webinar sul colloquio di lavoro etcc etcc.

Il risultato era sempre lo stesso. Vendere, vendere e vendere, ma senza neanche conoscere ed ascoltare.

Il 90% di queste persone non aveva neanche controllato il mio profilo e non si erano fatti nessuna domanda del perché avevo quella cornice o delle mie esperienze e competenze.

Ho sempre pensato a LinkedIn come a una piattaforma potentissima principalmente per il marketing, la vendita di servizi e il personal branding, e solo in un secondo momento a un luogo dove poter far incontrare domanda e offerta di lavoro.

Ma per trovare il lavoro su questa piattaforma social, quello vero, te lo devi andare a cercare tu.

Non devi aspettare che gli altri ti vengano a suonare al campanello di casa, soltanto perchè hai messo una cornice verde.

COME PUOI RIUSCIRCI?

LinkedIn, quello buono, quello che funziona, è tutta una questione di networking, ma un networking selezionato e di valore.

Dunque se vorrai arrivare al tuo obiettivo di ottenere un nuovo lavoro, dovrai sforzarti di:

  1. costruire giorno dopo giorno relazioni di fiducia con i tuoi contatti.

2. Fare, dare e chiedere senza aspettarti per forza qualcosa in cambio, ma procedendo con molta onestà, coraggio e curiosità.

3. Inviare richieste di collegamento, argomentandone i motivi, e presentandoti in modo esauriente, sintetico e senza risultare pesante.

4. Condividere post e articoli che siano veramente tuoi, non copiati a destra e a manca, e che possano suscitare reazioni positive e dunque conversazioni interessanti con il tuo network.

5. Porre domande intelligenti per conoscere meglio le aziende che ti interessano e conseguentemente i Recruiter di riferimento per metterti in relazione costruttiva con loro.

6. Partecipare alle discussioni, senza colludere mai, ma mettendo in campo il coraggio e la creatività di dire quello che pensi, tralasciando le cose scontate. Insomma lasciando il segno.

7. Dovrai infine conoscere davvero le altre persone intorno a te, non solo online ma soprattutto offline, dal vivo.

E ricorda di non sminuirti mai perchè anche tu, nelle condizioni in cui sei, potrai comunque sempre aiutare ed essere da volano per il cambiamento e la crescita di altri.

Dunque se devi cercare un lavoro, non dirlo semplicemente a LinkedIn in modo passivo, ma datti da fare e raccontalo al tuo network con le tue idee, con i fatti concreti, sottolineando quello che puoi veramente fare e magari stai già facendo per gli altri.

Diventa attore attivo del TUO cambiamento.

Iniziare un nuovo cammino da soli, autonomamente, a volte spaventa.

Ma dopo ogni passo che percorrerai ti renderai conto di come era invece più dannoso quando eri fermo ad aspettare solamente qualcun altro che ti venisse a soccorrere.

--

--

DAVIDE DONGHI
DAVIDE DONGHI

Written by DAVIDE DONGHI

Writer, Author, Psychologist, Career Coach

No responses yet