Dove ti Vedi tra Cinque Anni?
Se sei mai stato colto di sorpresa da questa domanda in un colloquio, non sei solo.
L’idea di avere un piano per il futuro è così popolare perché promette certezza a chi lo possiede e a chi deve assumerti.
Si basa sull’assunto che se una persona segue un percorso lineare di vita e di carriera sia più affidabile di altri e garantisce stabilità, fiducia e lealtà.
Ma fare piani e cercare di prevedere il futuro si rivela molte volte una battaglia persa.
È impossibile sapere quali saranno le tue priorità tra qualche anno, per non parlare delle decine di opportunità che la vita ti metterà sul piatto.
Certamente è fantastico essere orientati per obiettivi da raggiungere, sarei il primo a volerlo, ma ho riscontrato spesso che una rigida fissazione sulla pianificazione del proprio futuro possa ritorcersi contro, chiudendoti fuori da importanti opportunità di crescita.
Si è così preoccupati e concentrati nel tentativo di eseguire perfettamente i dettagli di un proprio piano da rimanere intrappolati e paralizzati nella pianificazione ed organizzazione stessa, perdendo di vista scenari e percorsi di crescita alternativi e magari di alto potenziale.
Il risultato a volte è che si rimane perfino bloccati.
In questi giorni mi sono ricordato di una semplice domanda che mi perseguitava durante i miei ultimi mesi accademici:
…e adesso cosa faccio?
Non avevo una risposta immediata.
Non avevo un lavoro. Non avevo un piano, ma solo un tirocinio e una laurea appena conseguita.
Ma, a quanto pare, dopo tutto quella è stata la partenza migliore.
Oggi mi rendo conto che i periodi migliori li ho passati in situazioni che non avrei in nessun modo mai potuto calcolare, e che le persone e gli eventi che mi hanno sorpreso e fatto crescere sono arrivati soprattutto per caso.
Prevedere ogni fase della propria vita è ormai una ricetta obsoleta ed è importante quindi lasciare lo spazio per gli imprevisti, che possono rivelarsi intriganti percorsi di scoperta.
Non avere un piano di vita e di carriera, ma un modello di crescita è senza dubbio la soluzione più sana.