Fai la Cosa Giusta. O Meglio Ancora, Falla Sbagliata!

DAVIDE DONGHI
3 min readDec 25, 2020

È impossibile vivere senza sbagliare nulla, a meno di scegliere di vivere in maniera talmente prudente che la vostra non possa essere considerata affatto una vita.

- J.K. Rowling

Tendi a pensare al fallimento e al successo in termini separati.

Pensi che la tua realizzazione significa che avevi ragione. Eri nel giusto. Hai stabilito un’aspettativa e poi l’hai soddisfatta.

Al contrario invece pensi che il fallimento significa che avevi torto. Hai mancato il bersaglio. Hai stabilito un’aspettativa e non sei stato all’altezza.

Ma quando affronti il tuo lavoro, la carriera e la vita in generale con questa mentalità, inevitabilmente sbagli già in partenza, ancora prima di cominciare il tuo viaggio.

Perché?

La chiave per la crescita è fissare obiettivi al di fuori della tua zona di comfort.

Per continuare a crescere come persona anche nella tua rispettiva professione, devi fissare degli obiettivi irragionevoli.

Questo è il punto!

Devi mirare al di fuori di ciò che già conosci e sforzarti di avvicinarti a cose che non puoi ancora fare.

Se sai cosa stai facendo, non ci stai provando abbastanza.

Tuttavia, al fine di fissare effettivamente obiettivi molto al di fuori della tua zona di comfort, devi capire e accettare il fatto che fallirai.

Non ci arriverai la prima, la seconda e forse neanche la terza volta.

Non sarai mai necessariamente all’altezza.

Farai tanti errori e la strada sarà un percorso di curve e uscite di strada continue.

Tuttavia, non riuscire a soddisfare le aspettative che ti sei prefissato quando miri al di fuori della tua zona di comfort ti porta in realtà molto più vicino ai tuoi obiettivi che se dovessi raggiungere qualcosa facilmente a portata di mano.

Il risultato, in questo senso, è effettivamente sbagliato. Ma Il “fallimento” sarà la vera vittoria.

In ogni fallimento c’è sempre una lezione. La parte difficile è comprenderla e ricominciare il viaggio laddove si era fermato.

Il problema in cui si imbattono così tante persone, e il motivo per cui così poche sono in grado di reinventarsi per lunghi periodi di tempo, è perché temono il “fallimento”.

È molto più facile fissare un obiettivo ragionevole, raggiungerlo e poi fare in modo che tutti intorno a te applaudano, tifino e ti diano una pacca sulla spalla, piuttosto che fissare un obiettivo irragionevole, non raggiungerlo, ma imparare molto di più nel processo, in quell’affascinante viaggio di conoscenza.

Ciò è alla base del dilemma tra il decidere se basare la propria vita sul successo apparente o sulla profonda conoscenza continua e sul cambiamento.

In tanti preferiscono fissare obiettivi più piccoli e avere un immagine di successo, piuttosto che fissare obiettivi più grandi, e sembrare di aver fallito, quando invece in questo caso si sono acquisite una quantità infinita di conoscenze anche trasversali.

Se pensi dunque alla tua carriera in termini di risultati e insuccessi, hai già fallito. Sei già disconnesso dal processo stesso di apprendimento e conoscenza che un percorso di carriera comporta.

Ma se invece ti interesserà solo la conoscenza circa la tua professione e sarai disposto a fare di tutto per ottenerla, allora sarai già nella giusta direzione.

Perché?

Perché saprai che non potrai scoprire nulla di nuovo senza fallire.

Perché non potrai esplorare modi diversi di fare le cose senza fallire.

Perché non potrai crescere e far crescere gli altri senza uscire dai sentieri battuti, perderti e poi tornare indietro e condividere ciò che hai trovato.

Il fallimento in realtà neanche esiste.

E’ una mera giustificazione che ti dai continuamente per conformarti ai canoni della cultura attuale del lavoro basata prevalentemente su standard di produttività, performance e raggiungimento di obiettivi.

Esiste dunque solamente per coloro che sono interessati ad avere successo, ma non per coloro che desiderano esplorare, sperimentare, imparare e condividere le proprie scoperte.

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