Immagina la tua Carriera come una Startup
Il metodo Lean Startup è studiato appositamente per insegnarti come dirigere una startup, ma può essere utile anche per guidare la tua carriera.
Invece di fare piani complessi, dettagliati e lineari, basati su un gran numero di ipotesi, è possibile apportare continuamente rettifiche manovrando un volante chiamato ciclo di feedback Creazione-Misurazione-Apprendimento.
Attraverso questo processo di guida potrai capire se e quando è il momento di cambiare nettamente direzione imprimendo una svolta, o se è il caso di preservare mantenendo la rotta attuale.
“Dove ti vedi tra 5 anni?”
Se sei mai stato colto di sorpresa da questa domanda in un colloquio, non sei il solo.
A dire il vero, io avrei difficoltà anche nel rispondere a :
“Dove ti vedi tra 5 mesi?”
Ma l’idea di avere un piano programmato per il futuro è diventata così popolare perché promette certezza a chi la possiede e a chi deve assumerti.
Si basa sull’assunto che, se una persona segue un percorso di vita e di carriera lineare, ciò garantisca stabilità e fiducia a se stesso e agli altri.
Tuttavia fare piani e cercare di prevedere il futuro si rivela molte volte una battaglia persa, soprattutto nell’epoca che stiamo vivendo.
È impossibile sapere quali saranno le tue priorità tra qualche anno, per non parlare delle decine di opportunità ed ostacoli che la vita ti metterà davanti.
La pandemia te lo rammenta ogni giorno.
E’ certamente fantastico che tu sia sempre orientato per obiettivi chiari da raggiungere, in modo logico e razionale, ma ho riscontrato spesso che una rigida fissazione sulla pianificazione del proprio futuro possa ritorcersi contro, chiudendoti fuori da importanti opportunità di crescita.
Inoltre in questi casi, se sei così preoccupato e concentrato nel tentativo di eseguire perfettamente i dettagli di un piano, rischi di rimanere intrappolato e paralizzato nella pianificazione ed organizzazione stessa, perdendo di vista scenari e percorsi di crescita alternativi e magari ad alto potenziale.
Il risultato paradossale, a volte, è che rimarrai perfino bloccato.
Ma allora sto dicendo che la pianificazione della carriera è una perdita di tempo? Al giorno assolutamente si.
Ma, andiamo per gradi e affrontiamo prima le eccezioni.
Se vuoi lavorare in un settore in cui la carriera è abbastanza prevedibile, ad esempio nel pubblico, nelle professioni classiche legate alla giurisprudenza, architettura o a quella medico e infermieristica, allora pianifica.
I corsi che devi seguire e gli esami che devi superare per ottenere una posizione di ingresso sono ben noti, così come il percorso di carriera e le cose che devi fare per avanzare.
Quindi, scopri semplicemente dove vuoi essere effettivamente tra cinque anni e lavora duro seguendo un piano progressivo, proprio come ti dicono tutti i manuali di pianificazione della carriera.
Ma oggi in contesti di elevata incertezza, pensa al mondo digitale e IT, alle aziende di servizi e consulenza, ma anche ai vari settori industriali, la pianificazione della carriera tradizionale è sia una perdita di tempo che potenzialmente pericolosa.
Un piano di carriera può portarti a un falso senso di fiducia, in cui non riuscirai a vedere le opportunità che man mano ti si presenteranno.
Il tuo piano di ieri potrebbe non funzionare più oggi.
Il mio insegnante di yoga era 5 anni fa il direttore vendite di una nota casa farmaceutica.
Le opzioni illimitate che incontrerai in quest’epoca renderanno sempre più difficile, a volte inutile, la creazione di un piano prestabilito.
Ma attenzione perché è facile che tu rimanga paralizzato quando esistono così tante scelte e non segui un percorso flessibile.
Eh si perché poi non riesci a decidere tra loro e di conseguenza finisci per non scegliere. Ma poi la vita continua, nessuna scelta diventa di fatto la scelta, e improvvisamente ti guardi indietro e senti che le tue energie, desideri e opportunità sono andati sprecati.
Ma allora hai bisogno di una nuova strategia, un nuovo modo di pensare, un modello più flessibile per spostarti nella giusta direzione e avanzare.
Prova ad immaginare la tua carriera come una startup e fai tesoro di un avvio “lean”:
C’è molto che puoi imparare sulla tua carriera confrontando il viaggio con quello di una startup tecnologica. La maggior parte dei principi e delle pratiche associati al suo successo può essere applicata direttamente alla progressione della tua carriera.
Dunque non sprecare risorse e tempo inutilmente, ma inizia a costruire un MVP (minimum viable product), basa il tuo progetto su un business model, testa il prodotto sul mercato, conosci i potenziale clienti, apprendi dai feedback, cambia e migliora.
Inizialmente il tuo prodotto sviluppato come prototipo sarà la tua “professione minima praticabile”, ossia quello che vorrai fare e proporre a una determinata clientela, ma ovviamente non sarà completamente evoluto per soddisfare tutte le esigenze, però dovrà essere funzionale, anche se grezzo.
Col tempo le esigenze dei tuoi clienti si preciseranno meglio mentre interagiscono con il tuo MVP e sarà quindi possibile imparare in base all’esperienza come migliorarlo e quali saranno le funzionalità da aggiungere o perfezionare.
Ma procedi per gradi e fai tesoro di questi consigli per iniziare o proseguire nella tua carriera:
Sposa un Career Model, non un Career Plan.
Nelle strategie di avvio di una startup è utile iniziare con un business model, non un business plan e così nella tua carriera.
Qual è la differenza?
Un business plan ti dice cosa fare, ma partendo dal presupposto che tu conosca già l’ambiente in cui stai lavorando. Un business model, invece, definisce gli obiettivi e le ipotesi fondamentali di un’impresa e di un’attività, ma è progettato per essere flessibile e cambia rapidamente man mano che impari di più.
L’obiettivo di un piano è l’esecuzione dettagliata delle attività, mentre un modello è molto più incentrato sull’apprendimento e l’evoluzione successiva.
Se pensiamo ora ad alcuni dei pro e contro della pianificazione della carriera osserviamo che i piani possono sia aiutare fornendo direzione e motivazione, ma anche ostacolare e restringere il focus, inibendo l’apprendimento.
Avere una sorta di “modello” di carriera, al contrario di un piano più rigido, sembra potenzialmente fornire la soluzione per le tue scelte ed avanzamenti.
L’idea chiave, ispirata alle buone pratiche dell’imprenditoria, è quella di avere una visione che fornisca una direzione e allo stesso tempo ti lasci aperto al cambiamento e all’apprendimento man mano che vai avanti.
Usa lo storytelling e fatti conoscere
Se stai costruendo un’azienda, hai bisogno che le persone sappiano cosa fai. Lo stesso vale per la tua carriera.
E il modo migliore per aiutare le persone a capire cosa fai è scriverne.
Le tue convinzioni possono cambiare nel tempo, e va bene. Probabilmente guarderai indietro ai tuoi primi lavori e ne sarai imbarazzato, e anche questo va bene. I miei primi articoli sui blog erano terribili, ma ho imparato molto col tempo.
Ma non aver mai paura del giudizio degli altri.
Anzi, inizia a rispondere alle domande ed obiezioni che ti vengono poste immediatamente.
Condividi ciò che sai.
Condividi ciò che pensi.
Condividi ciò che non conosci.
Che tu ci creda o no, altri stanno cercando le stesse informazioni.
Ma, se sarai tu a condividerle per primo, diventerai un punto di riferimento, una guida.
I founder di startup di successo non cercano di affrontare il mondo da soli.
Le persone che giocano in solitaria perderanno sempre contro una squadra.
Gli imprenditori che riescono sono quelli che mettono insieme le squadre migliori.
Dunque non smettere mai di costruire la tua rete con persone più intelligenti di te.
Con una rete efficace, chi conosci potrà giocare un ruolo cruciale, in alcuni momenti della tua carriera, nelle scelte importanti.
Non aver paura della gratuità, almeno all’inizio
Freemium è diventata una strategia di prezzo incredibilmente popolare per le startup negli ultimi anni.
Per gli acquirenti, consente loro di testare un prodotto senza fare un grande investimento iniziale. Per le startup, si tratta essenzialmente di scommettere che un certo numero di aziende che utilizzano il loro prodotto gratuitamente oggi, crescerà e, quindi, amplierà la necessità di tale prodotto.
In questo caso la lezione per la tua carriera è questa: non chiedere per forza un compenso, soprattutto all’inizio.
Se quello che stai facendo aggiunge valore, vedrai, prima o poi troverai il modo di guadagnarci.
Chiamalo karma, leva interiore o come vuoi, ma aiutare gli altri senza aspettarti una reciprocità immediata è una buona strategia di crescita.
Superare gli altri e i tuoi competitor può essere fantastico, ma aiutarli può essere altrettanto potente in un mondo in cui i ruoli professionali stanno diventando sempre meno definiti.
Crea il tuo MVP, testa il mercato, analizza i feedback, apprendi e migliora
Il movimento Lean Startup è un approccio allo sviluppo del prodotto nelle startup reso popolare da Eric Ries nel 2008. Da allora è stato trasformato in un movimento che si è diffuso tra gli imprenditori di tutto il mondo.
La chiave dell’approccio lean startup è che costruire un business di successo non è semplicemente una questione di avere una grande idea di un prodotto ed eseguirla.
Troppo spesso le startup hanno un’idea per un prodotto che pensano che le persone vogliano, passano mesi o anni a perfezionare il prodotto senza mai mostrare effettivamente lo stesso ai clienti. Ciò significa che stanno operando completamente alla cieca, senza una reale idea del fatto che il prodotto sia effettivamente qualcosa che il cliente desidera.
La soluzione di un avvio lean per le startup è perciò la creazione di un prodotto minimo praticabile (MVP, Minimum viable product), per iniziare a testarlo sul mercato e per la misurazione dei feedback dei potenziali clienti e infine per l’apprendimento dei founders atto a migliorare il tutto.
Quindi, quando sei nella fase di avvio della tua carriera o di cambiamento, lavora coscientemente sul tuo prodotto, sul tuo professional branding (competenze, esperienze, attitudini, passioni), sul tuo modello di business (come creare valore, conoscenza dei tuoi clienti target) e sulla convalida del tuo lavoro (progetti, portfolio, libri).
Quindi, sviluppa un piano di marketing flessibile per offrire tutto ciò che hai deciso di fare alle aziende o alle persone scelte.
Impara ad essere flessibile
Una startup vive o muore della sua flessibilità.
I fondatori riconoscono se qualcosa sta andando storto?
Vedono l’opportunità e la colgono al momento giusto?
Sono disposti a fare da perno quando capiscono che le cose non stanno andando bene?
Il team è disposto a scartare parti o tutto ciò su cui ha lavorato se non può dimostrare valore?
La tua carriera ugualmente può vivere o morire grazie alla flessibilità.
Impari costantemente qualcosa di nuovo?
Se vedi che le tue competenze sono carenti in particolari aree, stai lavorando per svilupparle?
Se non sei soddisfatto del tuo percorso professionale, sei disposto a fare da pivot come in una partita di basket e trovare nuove soluzioni?
Sforzati di metterti in una posizione in cui impari sempre, sia all’interno del tuo campo che al di fuori di esso.
Il tuo talento più prezioso sarà quello che si adatta di più.
Abbraccia e gestisci l’incertezza
“NO” È una parola che i fondatori di startup sentono continuamente mentre costruiscono la loro attività.
Investirai nella nostra azienda? No.
Comprerai il nostro prodotto? No.
Abbiamo fatto abbastanza? No.
Questo accadrà anche molte volte nella tua carriera.
Mi chiamerai a colloquio dopo aver inviato il CV? No.
Mi consideri qualificato per questo lavoro? No.
Mi assumerai? No.
Posso avere una promozione? No.
Quello che importa non è il numero di No ricevuti.
Ciò che conta è come reagisci.
Le migliori startup non si accontentano di ricevere un no e di andare avanti senza apprendere e apportare modifiche alla propria attività.
Si sforzano di cambiare quella risposta, il “no” in un “sì”, non importa quanto sforzo ci vorrà.
Sanno giudicare le critiche valide da una negatività senza valore e sanno sintetizzare le incertezze affiorate in un piano positivo di apprendimento e sviluppo.
Lo stesso vale per la tua carriera.
Il “no” può essere una risposta devastante da ascoltare, ma dovrai superarla.
Cerca di imparare dalle persone che ti dicono di no. Chiedi loro un feedback o valuta tu stesso cosa potrebbe aver portato alla loro decisione.
La vita spesso può essere un gioco di numeri. Non fermarti dunque dopo aver parlato con 1, 2, 5, 10 o 50 società nella tua area di interesse: non sai mai chi potrebbe riconoscere il valore che puoi offrire o essere disposto a darti una possibilità.
Adotta la mentalità di una beta permanente
Siamo tutti eternamente dei “lavori in corso”.
Ogni giorno sarà per te un’opportunità per imparare di più, fare di più, e crescere nella tua vita e carriera.
Rimanere in beta permanente ti costringerà a riconoscere di non essere mai completo, ma di avere dei “bug” che dovrai comprendere per adattarti ed evolverti inevitabilmente in qualcosa di nuovo.