#IoLavoroaCasa
Con la diffusione del coronavirus che colpisce e condiziona tutto ciò che riguarda la nostra vita ordinaria in Italia e nel mondo, contenere la pandemia è diventata la prima preoccupazione di tutti.
Inoltre, a causa della rapida propagazione nel nostro paese, il governo Italiano ha imposto norme draconiane per sconfiggerlo, limitando il vivere quotidiano.
Il motto del momento, come tutti sappiamo, è #IoRestoaCasa che si traduce sempre di più in #IoLavoroaCasa.
Infatti la maggior parte delle aziende ha dovuto imporre ai propri dipendenti il lavoro da remoto fino a quando la situazione non si normalizzerà.
Non si può negare che il COVID-19 sia stato un evento molto sfortunato per l’Italia e che abbia colto tutti di sorpresa. Stiamo certamente vivendo momenti molto difficili e questa situazione probabilmente durerà ancora per molto.
Ma piuttosto che aumentare panico e ansia, come fanno già abbondantemente giornali TV e social, proviamo a lavorare su ciò che possiamo controllare, migliorare e cogliamone i lati positivi.
Ovviamente pensare a come porre le basi per lavorare in modo più intelligente non è una novità per le aziende. Tuttavia il contagio ha forzato la questione prima del previsto e il mondo intero è stato spinto velocemente verso una vita lavorativa diversa e condotta principalmente da remoto.
In tanti tra di noi hanno sempre sognato di lavorare comodamente da casa propria, rinunciando a fare i pendolari in favore di maggior tempo per dormire, per stare in famiglia o per avere tempo da investire negli hobby più disparati.
Ma lavorare da remoto è un’arma a doppio taglio!
Certamente si può rimanere a casa, ma può essere più difficile concentrarsi sul lavoro da svolgere.
Infatti, che si tratti di un mucchio di biancheria diventata improvvisamente più accattivante della lista delle cose da fare impartita dai nostri capi, o una rapida abbuffata di tre ore di una serie su Netflix, rimanere produttivi a casa può richiedere uno sforzo extra e abilità organizzative nuove.
Inoltre l’isolamento può rapidamente diventare un aspetto negativo per chi è abituato invece a socializzare sul lavoro.
Nel suo recente libro “Back to Human: How Great Leaders Create Connection in the Age of Isolation”, Dan Schawbel, autori di diversi libri e giornalista per il New York Times, evidenzia come l’ascesa del lavoro da remoto possa divenire una tendenza potenzialmente dannosa nel lavoro del futuro, se non compresa bene e svolta correttamente. Tra le sue conclusioni chiave, in gran parte basate su interviste con numerosi manager di importanti aziende come American Express, Google, Intuit ed altre, vi è ad esempio quella che più lavoriamo a distanza, meno lavoriamo insieme e dunque ciò potrebbe ostacolare il nostro senso di comunità e di conseguenza la produttività.
La vita da remoto è liberatrice, ma può insidiare il nostro naturale senso collettivo e farci sentire alla fine più soli.
Ciò che Schawbel vuole sottolineare è che le relazioni umane sono cruciali. Se ci si senti soli come lavoratore non si riesce poi a svolgere al meglio la propria professione, in quanto un bisogno psicologico fondamentale per l’essere umano non viene soddisfatto.
Fortunatamente ci sono alcuni modi relativamente semplici che ci aiutano ad utilizzare questa modalità lavorativa da casa, alleviando la solitudine e raggiungendo gli obiettivi professionali in modo efficiente.
Ovviamente in questo momento di emergenza in Italia non possiamo utilizzare al meglio questi concetti che andrò ad esporvi.
Prima dobbiamo occuparci di sconfiggere il Virus restando tutti a casa, come è giusto che sia, e poi, appena torneremo alle nostre vite normali, faremo in modo di portare avanti al meglio tale novità in modo produttivo e sano per tutti.
Di seguito vi segnalo dunque 3 strategie per un sano ed efficace svolgimento del lavoro da casa che ho adottato in prima persona nella mia esperienza e che potrebbero aiutare anche voi:
1. CREARE CONFINI SALDI TRA CASA E LAVORO
Uno dei motivi principali per cui le persone scelgono di lavorare da remoto è quello di ottenere un maggiore controllo sul loro equilibrio tra lavoro e vita privata. Ma, senza i confini fisici di un ufficio tradizionale, il lavoro può facilmente penetrare e sopraffare le altre parti della nostra vita personale.
Ciò rende più difficile trovare del tempo da trascorrere con la famiglia e gli amici, che a sua volta può esacerbare la nostra solitudine e confusione organizzativa, che si ripercuote inevitabilmente sui nostri obiettivi professionali.
Vediamo 4 modi semplici per costruire al meglio questo confine tra lavoro e vita privata:
- Stabilisci un orario di inizio e fine per la giornata lavorativa inserendola nel tuo calendario. Anche se non ci si attiene sempre perfettamente a questo, la tecnica ci costringerà a decidere se si ha bisogno di continuare a lavorare o se è il momento di smettere e fare qualcos’altro.
- Alla fine della tua giornata lavorativa, crea sempre un rituale come ad esempio chiudere il computer e le luci nello spazio del tuo ufficio domestico e fisicamente anche la porta. Questo è un utile promemoria del fatto che hai “lasciato” il lavoro e sei pronto per le altre cose della tua vita che contano, come la famiglia, gli amici e gli hobby.
- Pianifica il tempo per la socializzazione sul calendario di lavoro; ad esempio il networking, appuntamenti per un caffe, passeggiate o semplici socializzazioni. Quando lo avrai scritto, avrai maggiori probabilità di onorare queste scadenze.
- Infine mangia i tuoi pasti in un’altra stanza. Trovo che sia utile consumare i tuoi pasti lontano dalla tua postazione di lavoro. Avere una pausa mentale e prendersi del tempo per mangiare consapevolmente si tradurrà in un pomeriggio sicuramente più produttivo.
2. CAMBIARE REGOLARMENTE I LUOGHI IN CUI SI SVOLGE L’ATTIVITA’
Il lavoro a distanza non significa che devi sempre lavorare da casa, prova invece a lavorare da una biblioteca, da uno spazio di co-working o da una caffetteria.
Anche farlo una volta alla settimana può aiutarti a sentirti più connesso con le altre persone.
Ad esempio a volte mi capita di lavorare all’interno di alcuni incubatori per startups vicino a casa mia. Questi luoghi, anche se non posso usarli come spazi d’ufficio solo per me stesso, mi consentono di partecipare ad eventi e seminari gratuiti in cui posso aggiornare le mie conoscenze e abilità e fare rete in modo casuale con nuove persone interessanti. In aggiunta posso trovare anche nuovi clienti per la mia attività.
Insomma è essenziale “cambiare le mura” del nostro luogo di lavoro, vedere altre persone e sentirsi parte di una più ampia comunità che può mancare quando si è a casa quasi tutto il giorno.
3. ESSERE PROATTIVI NEL CERCARE GLI ALTRI E UNIRSI IN COMMUNITY
Quando lavori in un ufficio le conversazioni improvvisate, le riunioni per il caffè o il pranzo con i colleghi fanno parte della routine. Ma come lavoratore da remoto, devi pianificare più intenzionalmente i tempi per la conversazione e la connessione con amici, colleghi, partner o clienti.
La comunicazione proattiva è fondamentale per coloro che lavorano in questo modo. Spesso ci si sbaglia, aspettando che le persone ci contattino. Dobbiamo invece sempre prendere l’iniziativa per raggiungere le altre persone che ci interessano.
Infatti ho partecipato, spesso e volentieri, a diversi gruppi di networking dal vivo che mi hanno consentito di conoscere una schiera diversificata di persone, alcuni diventati anche miei carissimi amici, che altrimenti non avrei incontrato facilmente.
Nel tempo, sono diventati la mia “tribù”. Persone a cui chiedo consigli, supporto, o semplicemente con cui passare del tempo per fare due chiacchiere e andare a pranzo o cena insieme.
Credo che la community, anche formate da persone multi-settore, siano la vera leva per il progresso nel lavoro del futuro. Oggi stiamo tutti sperimentando un sovraccarico digitale, ma abbiamo bisogno di più connessioni personali dal vivo, multisettoriali e multiculturali.
Naturalmente formare relazioni significative richiede sforzo; non possiamo semplicemente andare a una riunione, distribuire biglietti da visita e aspettare di vedere i risultati.
Pertanto, è fondamentale stabilire degli obbiettivi chiari e avere bene a mente cosa ci unisce, aumentando le opportunità di confronto e incontrando ad esempio il gruppo o i gruppi almeno una volta alla settimana.
E’ cruciale e salutare dedicare del tempo a tutto questo, proprio come facciamo su LinkedIn e gli altri social network.
Per concludere il lavoro da remoto rappresenta una grande sfida per le aziende, i lavoratori e le famiglie. Un cambiamento destinato a incidere nelle relazioni familiari, di coppia, con il nostro tempo libero e che, quindi, va gestito correttamente prima che si trasformi in un boomerang.