Lettera ai Giovani dal Futuro
Tra vent’anni sarai più deluso per le cose che non hai fatto che per quelle che hai fatto.
Quindi allontanati dal tuo porto sicuro e inizia a remare.
L’area al di fuori della tua zona di comfort è quella dove accadrà la vera magia: di un incontro, di una crescita, di uno stravolgimento che potrà essere anche un semplice passo, una piccola consapevolezza.
Allenati a cambiare abitudini, guarda sempre con occhi nuovi, prenditi meno seriamente e segui la tua voglia di conoscere, di affrontare l’ignoto, di espandere il tuo essere.
Vivi la pienezza di un desiderio per guardarlo finalmente prendere forma nonostante possa non essere condiviso o accettato, proteggilo sempre.
Goditi l’incosciente bellezza dei tuoi anni e non preoccuparti troppo del futuro, tanto non potrai mai controllarlo.
Smettila di rimproverarti e fidati dell’istinto che sa sempre quale strada farti percorrere.
Aspettati l’inaspettato, dicendo sì a ciò che è nuovo, per rinnovare il tuo credo alla vita, al cambiamento.
Onora la tua anima e non accettare troppi compromessi.
Affronta da subito le tue paure, convivi con loro, non le respingere, ma falle diventare le tue più grandi alleate. Altrimenti arriverai a sessanta anni che ti risveglierai durante la notte con incubi a cui non riuscirai più a dare un senso.
Sbaglia, cadi e rialzati subito, trovando finalmente molteplici punti di vista a tutte quelle domande che pensavi avessero una sola risposta.
Non sentirti in colpa se a venticinque anni non sai cosa vuoi fare della tua vita. I giovani più interessanti che conosco alla tua età non lo hanno ancora capito. Alcuni mie amici cinquantenni lo stanno ancora scoprendo.
Vai oltre gli alibi e le giustificazioni che ti sei dato per auto-convincerti che ciò che hai, o non hai, è quello che ti meriti.
Continua a studiare e impara tutte le regole possibili della tua professione, ma poi se riesci trasformale e usale come un artista.
Ricorda che le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Renditi conto che i lavori vanno e vengono. Verrai assunto, licenziato o te ne andrai tu, ma il lavoro, quello prezioso, quello che ti farà stare sveglio fino alle tre di notte, lo porterai sempre avanti.
Tratta bene i tuoi amici perché quando sarai vecchio avrai bisogno delle persone che conoscevi molto tempo prima.
Impara sempre a piangere e ad amare senza pretendere nulla in cambio.
Non aspettarti troppo dagli adulti, ma prenditi comunque già cura della tua famiglia, dei tuoi genitori e cerca di conoscerli. Non potrai sapere mai quando se ne andranno per sempre.
Smettila di aver paura, i veri problemi della vita saranno sicuramente cose che non ti erano mai passate per la mente e alla fine accadranno comunque. Ma se rimani ancora spaventato, balla, scrivi, viaggia.
Perditi nelle foreste, tra le montagne, tra i mari, gioisci e rilassati, ma ricorda di prenderti sempre cura della tua madre terra. E’ già stata abbondantemente danneggiata, e violentata. L’aria, l’acqua, gli animali e le piante stanno bene ugualmente anche senza di te. Non sei indispensabile. Sei tu che non potrai mai stare senza di loro.
Usa bene il tuo tempo e ritaglia, appena puoi, momenti per te stesso. Perché quando sarai vecchio e guarderai al passato, a quello che lasci, alle cose importanti, ti sembrerà quasi ieri. Ma gli anni voleranno e non potrai tornare a prenderle.
Lascia perdere i social network, i post, i like e i follower, ma scriviti una lettera alla vecchia maniera, con carta e penna, per il tuo futuro. Imbustala, mettici sopra il tuo nome e la data in cui vorrai riaprirla tra qualche anno. Scriverla sarà per te l’occasione per ripensare al periodo più bello e incosciente della tua vita, rileggendo i tuoi sogni, le paure e le speranze. Riaprendola in seguito, scoprirai che cosa quel ragazzo o quella ragazza potrà dire all’uomo e alla donna che sarà diventato.