Non ho 49, ma 25 Anni più 24 di Esperienza
“Mi chiamo Daniel e vivo a Roma.
Sono un IT senior project manager e finora ho lavorato con costanza e dedizione per un totale di 24 anni presso un’azienda internazionale del mio settore. La mia performance è stata raramente messa in discussione e sono sempre stato considerato un prezioso membro del team.
Una mattina all’inizio del 2018, sono stato chiamato in una sala conferenze dal mio capo e dal responsabile delle risorse umane. Beh..dopo quell’incontro, a causa di una operazione di ridimensionamento globale, mi sono ritrovato senza lavoro.
Nonostante ciò, neanche passata una settimana, ho aggiornato il mio curriculum e il mio profilo LinkedIn per trovare nuove opportunità. Ho così iniziato ad inviare il CV a tantissime aziende come quella in cui ho lavorato per tanti anni, a numerosi Agenzie per il Lavoro locali e a chiunque nel mio network pensavo potesse aiutarmi.
Ho scoperto che ai recruiter piaceva molto il mio background e la mia esperienza. Ma quando mi richiamavano per il feedback, dopo lunghe telefonate e colloqui di lavoro interminabili con più referenti, le uniche informazioni certe che mi tornavano indietro erano che la persona scelta al mio posto era di 15 anni più giovane di me e aveva una aspettativa di RAL di almeno 15.000 Euro di meno.
Non mi sono mai considerato vecchio. Ascolto la stessa musica dei miei figli. Mi piace andare in discoteca, pub, corro ogni giorno, partecipo a maratone ogni mese e ho anche avviato una startup nel settore ICT con un amico di mia figlia che ha soli 19 anni.
Purtroppo nonostante il mio stile di vita e di pensiero ancora giovanile, e visto che tante opportunità di lavoro non si sono concretizzate, mi sono reso conto che il mercato del lavoro e i vari operatori che ne fanno parte mi considera ormai un candidato superato.
Cosa posso fare per essere rispettato e dunque considerato ancora dai potenziali datori di lavoro? Dovrei mentire sull’esperienza e la mia età nel curriculum per trovare un lavoro?
Dopo un periodo lungo di riflessione, ma anche di depressione acuta in cui mi sono messo molto in discussione, ho deciso di andare avanti per i miei figli e mia moglie e che non avrei cambiato nulla di me, ma che avrei cambiato il modo di reagire!
Da quel giorno ho cominciato ad aderire alle reti e alle organizzazioni professionali del mio settore e mi sono presentato fedelmente a tutte le riunioni e gli eventi. Ho intrapreso anche un’attività da freelance parallela svolgendo Coaching, dispensando così i miei consigli a chiunque li volesse ascoltare.
Ora partecipo regolarmente anche ad iniziative di volontariato del mio quartiere e in accordo con il preside del Liceo dove vanno i miei 2 figli ho intrapreso un progetto di orientamento per i ragazzi insieme ad alcuni professori.
Trascorro innumerevoli ore anche su LinkedIn, ricercando aziende, persone e opportunità. E soprattutto, credo che la mia esperienza, conoscenza, personalità e soprattutto il mio modo di interagire con gli altri siano fondamentali e possano servire agli altri e alla società in generale.
Magicamente dopo qualche tempo ho avuto inviti a tantissimi pranzi, caffè, incontri e telefonate da completi estranei e conoscenti del mio lontano passato professionale più di quanto avessi mai immaginato.
Insomma, non ho più un Lavoro come lo avevo prima, ma ho tantissime opportunità che prima neanche consideravo e sto conoscendo e apprezzando tantissime persone interessanti e soprattutto sento che sono vivo e che posso scrivere ancora la mia storia.
Certamente non posso controllare quello che mi potrà accadere ancora nella vita, ma ho imparato nel modo più duro che posso controllare come io reagisco.
Quindi, la mia età e l’età in generale di ognuno è il modo in cui noi scegliamo di vederla.
E’ uno stato d’animo!
E io mi sento decisamente di non avere compiuto 49 anni, ma 25 più 24 anni di esperienza e tanta voglia di condividere, aiutare e vivere ancora .”
Una frase classica che molto spesso i selezionatori e datori di lavoro dicono ai candidati esperti over 40 è:
“Mi dispiace, ma Lei troppo qualificato per questo ruolo.”
Sulle difficoltà di reinserimento al lavoro giocano, fortissimi, gli stereotipi che spesso hanno la meglio sulla valutazione delle capacità e del merito.
Infatti spesso e volentieri i responsabili delle assunzioni sono nervosi e impreparati nell’assumere qualcuno con tanta esperienza e lo evitano del tutto mettendo in atto inconsciamente proprio i seguenti preconcetti:
- Sicuramente cambierà non appena avrà un’offerta migliore
- Si annoierà del lavoro
- Non sarà soddisfatto della retribuzione più bassa rispetto alla sua preparazione
- Non si integrerà bene con gli altri membri del Team più giovani
Oltre a questi aspetti comuni, può anche succedere che l’esperienza e l’età stessa intimidiscano i responsabili all’interno dell’azienda.
Invece di ignorare i candidati “overqualified”, le aziende dovrebbero considerare queste persone come investimenti preziosi per loro stesse. Sfortunatamente, la grande maggioranza non è così entusiasta di farlo.
Dunque, per gestire al meglio questi ostacoli vi suggerisco alcune tattiche che possono essere seguite da chi cerca un nuovo lavoro, ma non è più tanto giovane:
1. Lascia che la tua rete parli per te.
Nulla è più forte di una segnalazione di qualcuno che ti conosce e in grado di consigliarti. Lo scenario ideale è che tu possa utilizzare la tua rete per trovare qualcuno all’interno dell’organizzazione a cui ti stai rivolgendo per la ricerca del lavoro e lasciare che quella persona faccia il primo passo per te.
2. Fai tutto quello che serve per ottenere un incontro e farti conoscere.
Per dare seguito all’invio dei CV cerca di convincere i responsabili delle assunzioni almeno dandoti un “incontro” se non un colloquio di lavoro classico. Non per forza in azienda, ma anche in altri contesti ad esempio eventi o workshop di settore e privilegia sempre la relazione.
3. Concentrati maggiormente sulle abilità e sui risultati rispetto alle tue credenziali.
Indipendentemente dalla tua età, il modo migliore per pubblicizzarti è mostrare le tue migliori abilità personali e risultati ottenuti, specialmente quelli che si allineano con il lavoro che stai cercando di ottenere.
Quindi, anche quando scrivi il tuo CV, assicurati di sottolineare il modo in cui la tua esperienza può aiutarti a raggiungere i compiti descritti nel ruolo professionale. Durante l’intervista, inquadra le tue risposte su come le tue migliori qualità possono aiutare il tuo manager a raggiungere i suoi obiettivi e giungere al successo per entrambi.
4. Mostrati aperto a negoziare lo stipendio, ma non ti sottovalutare
Spiega fin dall’inizio che sei completamente flessibile sullo stipendio e che il tuo stipendio precedente non ha alcuna rilevanza per la tua attuale ricerca di lavoro.
5. Enfatizza il lavoro di squadra e la personalità.
Dimostra che sei un giocatore di squadra e che il successo della squadra è più importante di qualsiasi membro del team.
7. Rimani umile.
Devi arrivare a dimostrare come sei il candidato perfetto per quella posizione senza travolgere il manager delle assunzioni con la tua esperienza o il tuo EGO. Evita perciò di intimidire un datore di lavoro o un recruiter molto più giovane di te.
8. Mostra entusiasmo come se fosse il primo lavoro, ma non nascondere la tua grande competenza.
Nulla vince di più che un atteggiamento positivo e una passione per il lavoro e l’azienda.
Spiega sempre esperienze di vita rilevanti per quel lavoro o momenti della tua vita lavorativa in cui ritieni di aver imparato lezioni preziose.
Le persone coinvolgenti sono un piacere da intervistare e non dovresti aver paura di vendere te stesso, la tua personalità e non solo le tue capacità.
Dopo di ciò ricordati di dimostrare di essere un candidato veramente qualificato e la tua esperienza può aiutare qualsiasi manager. Un grande datore di lavoro vorrà circondarsi di competenze che renderanno il proprio team magnifico.
9. Continua ad imparare durante la tua vita adulta e resta giovane
Frequenta nuovi corsi di formazione e partecipa a conferenze e seminari. Ma non esplorare solo argomenti a te familiari. Scegli qualcosa che va al di fuori della tua zona di comfort: anche se alcuni di essi non li hai mai considerati. Inoltre prendi l’abitudine di leggere in un particolare momento della giornata, magari sul treno, durante le pause o prima di cena alla sera.
Se ignori l’importanza dell’apprendimento continuo, perderai opportunità per crescere e sarai veramente vecchio.
10. Non cercare di controllare cosa succede, ma mantieni il controllo del tuo atteggiamento
L’unica cosa su cui hai il controllo è come reagisci alle cose che stanno andando bene o male.
Non hai il controllo su ciò che và storto, su ciò che gli altri fanno o decidono. Hai solo il controllo sulle tue azioni, scelte e reazioni.
Non puoi cambiare le cose che sono accadute, le emozioni che hai sentito, le circostanze in generale, ma ciò che puoi cambiare è la tua reazione a tutto ciò.
Puoi dunque decidere di rimanere ottimista anche se senti che tutto ti sta schiacciando. E soprattutto non mollare.
“Non ti arrendere mai. Di solito è l’ultima chiave del mazzo quella che apre la porta.”
- Paulo Coelho