Non Sei Ciò che Pensi

DAVIDE DONGHI
4 min readFeb 27, 2021

“SONO UN VECCHIO E HO CONOSCIUTO MOLTI PROBLEMI, LA MAGGIOR PARTE DEI QUALI NON È MAI ACCADUTO”

-MARK TWAIN

La vita si svolge nel presente, qui e ora, ma troppo spesso lasci che ciò ti scivoli via, permettendo al tempo di passare inosservato e non vivendolo pienamente, sperperando così i preziosi secondi della tua vita mentre ti preoccupi del futuro e rimugini su ciò che è passato.

Certamente oggi si vive nell’era della distrazione, fai sempre qualcosa anche simultaneamente, in modalità multi-tasking, e concedi poco tempo per fermarti, praticare la calma e prenderti cura di te stesso.

Ma, ahimè, il modo in cui pensi a te stesso si trasforma inesorabilmente nella tua realtà, nella tua visione del mondo.

Se tiri giù conclusioni imprecise su chi sei, cosa vuoi e cosa sei capace di fare, limiterai il tuo potenziale.

Se non impari al più presto a portare avanti i tuoi pensieri nella consapevolezza, cadrai sempre nella stessa trappola per cui alla fine sono i pensieri stessi che ti controllano e definiscono.

Eh si perché ciò che pensi influenza direttamente come ti senti e di conseguenza come ti comporti.

Quindi, se pensi di essere un fallito a lavoro, in famiglia, con gli amici, alla fine vivrai questo senso di fallimento.

E ti comporterai come quel fallimento che ti sei rappresentato, il che rafforzerà la tua convinzione di dover essere e vivere in quel modo.

E’ un circolo vizioso da cui non è semplice uscire, e cercherai costantemente prove che rafforzino quella convinzione, scartando tutto ciò che è contrario.

Ad esempio, sarai pronto a considerare ogni tuo errore come una prova che non sei è abbastanza bravo, che non sei all’altezza di fronteggiare determinate situazioni.

Ma se ti fermi un attimo, respiri una prima volta profondamente e anche una seconda e terza volta a e sgomberi la mente da tutte queste ruminazioni mentali che ti bloccano nel passato e ti spaventano sul futuro, a quel punto inizi davvero a vivere nel presente e probabilmente arriverai a considerare e comprendere che potrebbe non essere la mancanza di talento o la scarsa abilità a trattenerti.

Ma invece capisci che tutte queste convinzioni, questi pensieri sbagliati, ti impediscono di esibirti al massimo.

In altre parole, devi sforzarti di creare una prospettiva diversa.

Questo non vuol dire che ti devi raccontare una realtà solamente positiva, non pensando ai problemi, e che questo possa aiutarti magicamente a vivere meglio.

Assolutamente no, ma puoi imparare ad alterare la percezione di come ti rappresenti, rendendola più sana e naturale.

Come?

Allenati a sentire il tuo respiro ogni mattina e inizia a praticare la consapevolezza per avere più controllo della tua mente, per trovare quel senso di equilibrio che ti sfugge.

Devi uscire da questa corrente frenetica quotidiana, dal groviglio dei tuoi pensieri automatici, fare una pausa e, come dice Jon Kabat-Zinn, “riposare nella calma — smettere di fare e concentrarti solo sull’essere.”

Devi vivere di più nel momento. Vivere nella consapevolezza.

Entrare in uno stato di attenzione attiva, aperta e intenzionale sul tuo presente.

Questa pratica di meditazione si concentra sul respiro, non perché ci sia qualcosa di speciale, ma perché la sensazione fisica del respiro è sempre presente e puoi usarla come un’ancora in ogni momento.

Durante il momento di meditazione potresti ritrovarti preso da pensieri, emozioni, suoni, ma ovunque vada la tua mente, torna semplicemente al respiro successivo.

Quando diventerai, col tempo e con un allenamento costante più consapevole, ti renderai conto che tu non sei i tuoi pensieri; diventerai al contrario un osservatore dei tuoi pensieri di momento in momento senza giudicarli.

La consapevolezza implica l’essere con i tuoi pensieri così come sono, senza afferrarli né respingerli e soprattutto senza identificarti con loro.

Invece di lasciar passare la tua vita senza viverla, in questo modo ti risveglierai verso l’esperienza stessa.

Tutto questo può sicuramente aiutarti a ridurre lo stress, aumentare il funzionamento immunitario, ridurre il dolore cronico, abbassare la pressione sanguigna e supportarti nelle tante decisioni giornaliere e negli ostacoli da affrontare.

E soprattutto ti aiuta ad essere più te stesso.

Infatti la consapevolezza aumenta la tua conoscenza di come interpreti e reagisci a ciò che sta accadendo nella tua mente.

Aumenta il divario tra impulso emotivo e azione e ti aiuta a distinguere meglio tra queste due opzioni.

Essenzialmente concentrarsi sul presente resetta e riavvia la tua mente in modo da poter rispondere in modo ponderato piuttosto che automatico.

Fa diminuire l’ancoraggio a eventi passati e la preoccupazione per il futuro.

La preoccupazione infatti, per sua stessa natura, significa pensare al futuro , ma se impari ad elevarti alla consapevolezza del momento presente, questa forma di ansia per ciò che dovrà avvenire, si attenuerà. La ruminazione cessa e riassaporerai Il gusto di vivere il momento presente, non avendo più tempo di preoccuparti di cose che non ci sono mai state e che potrebbero non accadere mai.

--

--