Non Smettete Mai di Farvi Domande
Tanti anni fa, mentre frequentavo l’università, conobbi un ragazzo.
Era uno studente di matematica, studiava tantissimo e si laureo in breve tempo col massimo dei voti.
In pratica era uno studente modello.
Ma in realtà non riuscì mai a diventare un ricercatore, ad eccellere e a lavorare nel suo settore, perché aveva sempre creduto ciecamente alle risposte che trovava sulle pagine dei suo libri di testo e, ironia della sorte, le risposte erano corrette.
Questo gli fornì una grande preparazione teorica, un’ incondizionata convinzione delle sue tesi, ma scarsa attitudine all’esplorazione, alla curiosità.
Non possiamo permetterci di vivere con questa prospettiva poiché il futuro non è promesso a nessuno.
Se crediamo di aver capito la vita, lei cambierà sicuramente le regole quando meno ce lo aspettiamo.
I grandi innovatori e creativi di tutti i tempi non hanno mai smesso di porsi domande.
È l’abitudine più importante che conta davvero quando si sceglie di fare un lavoro a cui si tiene veramente.
La certezza restringe la visione del mondo, mentre l’incertezza allarga e approfondisce la sua portata.
Quando pensiamo di conoscere tutte le risposte e di aver visto tutto e fatto tutto, ci blocchiamo inevitabilmente in uno schema ripetitivo che rende difficile sfruttare l’immaginazione.
Ma se impariamo ad abbracciare nuovi modi di pensare e a mettere in discussione l’ovvio, la vita ci saprà sorprendere ancora.
E’ ciò che ci fa crescere, creare, innovare e cambiare.
Le domande, la nostra curiosità, approfondiscono la comprensione dei problemi prima di prendere una qualsiasi decisione.
Isaac Newton tanti anni fa si domandò: “Perché una mela cade da un albero?” e “Perché la luna non cade nella Terra?”
Charles Darwin: “Perché le isole Galapagos hanno così tante specie che non si trovano altrove?”
Albert Einstein: “Che aspetto avrebbe l’universo se lo attraversassi su un raggio di luce?”
Ponendosi queste semplici ma cruciali domande, sono stati in grado di avviare processi che hanno portato a incredibili scoperte.
Le domande attivano idee, apprendimento, soluzioni.
Alcune delle aziende più creative e innovative del nostro tempo sono state in grado di porsi domande eccezionali, che hanno stimolato la creatività e consentito alle persone di fare un ulteriore passo in avanti per trovare idee straordinarie e risolvere problemi quotidiani.
Sono stati follemente bravi a farsi domande.
Ma quando si smette di farlo, smettiamo di imparare.
Perché l’apprendimento è una ricerca permanente.
E’ il risultato di un’autentica e continua curiosità.
Ci cambia, ci modella, ci migliora.
Dobbiamo imparare a gestire la nostra vita e le organizzazioni stesse basandoci su domande e non su risposte.
Tuttavia la maggior parte delle persone ha paura di seguire la propria curiosità e dunque di chiedersi “come mai”, “perché”?
Semplice domande però di una potenza inaudita.
Si smette perché si pensa di sembrare deboli, impreparati, incerti.
Si preferisce dare l’impressione di essere decisi, controllando ogni questione rilevante.
Ma porsi quesiti e dubbi è un segno di forza e intelligenza, non un segno di debolezza o incertezza.
I grandi leader e innovatori si pongono costantemente domande e sono ben consapevoli di non avere tutte le risposte.
Dunque non dobbiamo preoccuparci di ciò a cui non possiamo rispondere, almeno per ora.
E’ il sale della vita.
Le aziende tutte dovrebbero incoraggiare la cultura dell’indagine, in cui le persone si sentono a proprio agio nel poter porre delle domande senza necessariamente conoscere immediatamente le risposte.
C’è così troppa attenzione alle soluzioni che dimentichiamo di comprendere come l’innovazione e ogni prodotto che gli esseri umani usano oggi, sono le risposte alle domande che gli inventori e gli imprenditori del passato continuavano a porsi, finché non sono riusciti a trovare delle risposte esaurienti che hanno migliorato la vita di tutti.
Joseph Joubert affermava: “È meglio dibattere una questione senza risolverla che risolvere una questione senza dibatterla.”
Le domande che possono aiutarti a crescere e a convalidare la tua idea, o a non convalidarla, dovrebbero sfidare sempre i tuoi presupposti di base, le tue convinzioni.
Dovrebbero farti desiderare di scavare più a fondo per trovare più risposte, anche discordanti tra loro.
Questo non è semplice e va allenato e coltivato dentro di noi.
Coinvolgete gli altri e confrontatevi, studiate senza limiti di età, sbagliate e capite il perché, viaggiate e conoscete nuove culture, siate umili e accettate il fatto che tante cose non potranno immediate risposte o non le avranno mai.
Ma qualunque cosa facciate, restate sempre sul percorso dell’indagine, dell’esplorazione che alla fine vi permetta di avere altrettanti interrogativi oltre alle scoperte che farete.
Perché la vita è un processo di conoscenza continua.
Perciò se mentre vivete vi accadono cose che sono come domande, non abbiate fretta di rispondere.
Passeranno minuti, mesi, forse anni, ma se insistere a chiedervi “perché”, potreste poi trovare veramente quello che cercate.